giovedì 31 luglio 2014

Così come laviamo il nostro corpo
dovremmo lavare il destino,
cambiare vita come cambiare biancheria: non per provvedere al sostentamento della nostra vita,
come col cibo e col sonno,
ma per quell'estraneo rispetto per noi stessi 
che giustamente si chiama pulizia.
LI, 104 Fernando Pessoa

giovedì 24 luglio 2014

Quando ti accorgi che stai diventando come tua madre,  quello è il momento di fare una riflessione su quello che è la tua vita.
Sogni realizzati e sogni infranti, sogni mai sognati e che cominci a sognare ora – chi l’avrebbe mai detto -, cose che hai fatto e che stai facendo ma che non avresti mai fatto, e così via, in un’infinita sequenza di luoghi comuni e di:  -Madonna, sono proprio come lei!-
E mentre la coda bionda di Randy si agita scomposta sulla tastiera, la riflessione è che ho scritto sono proprio come lei e non: - Madonna, sei proprio come lei! -.  Eh già, perché qui non c’è nessun uomo, o presunto tale, che possa affermare e scandire questo luogo comune, che le donne diventano come le loro madri.

Q, libro ancora senza titolo, Silvia Offria, Edizioni Ignote, 2014

domenica 20 luglio 2014

Ho incontrato persone che non ho al momento riconosciuto, sarà l'Alzheimer che mina anche me. Mi hanno chiesto "Come sta il papà?" ed hanno iniziato a parlarne con affetto, con stima, con una punta di velata nostalgia. 
Il tempo passa per tutti, ci si accorge che quando invecchiano gli altri, invecchiamo anche noi. 
Nessuna delle persone che conosco ha mai detto parole che non fossero belle riferite al mio papà. La sua integrità morale, la sua disponibilità verso gli altri, la sua gentilezza a volte esagerata, la sua grande umanità, ne costruiscono il ritratto:  uomo d'altri tempi, uomo che è difficile incontrare oggi, in un mondo in cui tutto ruota attorno al denaro e all'arrivismo personale.
Non ricco di danaro, ma ricco di bontà e di affetti.  Ne vado orgogliosa.

mercoledì 9 luglio 2014

Nella mia cucina c'è un cartello da tavolo con scritto "SI PREGA DI NON FUMARE".
E' roba vecchia, oggi non si chiede, si ordina o si impongono divieti.
Le persone che lo vedono si stupiscono all'idea che, sino a non molto tempo fa, si chiedessero alcuni comportamenti ovvii con educazione e delicatezza, rimettendosi all'educazione e alla delicatezza altrui.
Ma da educazione e delicatezza non possono che venire educazione e delicatezza.
Da divieti ed obblighi imposti con forza e non suscitati dall'interno della coscienza non possono che scaturire rabbia, opposizione, inosservanza.
Saremmo tutti più felici se ai divieti sostituissimo gentili richieste.


martedì 8 luglio 2014

tempo

tempo che scorri via veloce
dove vai senza di me
mi accoccolo nel tuo cullarmi
e fantastico di trovarti ancora
giusto per un poco
per una pagina di libro
per una fotografia scattata tempo fa
per un ricordo che non se ne va
per un ricamo su tela di lino
per uno scialle all'uncinetto
per un infuso di tiglio raccolto da mani vecchie e mani bambine

C'era una volta una bambina che giocava con suo cugino Maurizio nella neve di novembre alla Fontana Buona, c'era una volta un cane randagio che l'aspettava alla fine del sentiero, c'era una volta la spensieratezza dell'inconsapevolezza del mondo, c'era una volta la certezza di un futuro radioso, c'era una volta il 1963...